Nato a Caldes nel 1956, inizia a esporre nel 1976. Dopo un prima ricerca orientata verso un surrealismo lirico affronta decisamente un naturalismo figurativo visto attraverso una rielaborazione interiore. Negli anni 1984-1986 viaggia molto visitando i più significativi musei europei. L’amicizia con il pittore Paolo Vallorz lo porta ad approfondire i significati di una pittura dal linguaggio diretto, autentico. A Castel Ivano riceve nel 1990 il Sigillo d’oro in occasione della mostra “L’uomo, l’albero, il fiume” curata da Raffaele De Grada. Il Mart di Trento e Rovereto nel 1994 gli dedica il quaderno n.15 della serie “Archivio di documentazione Arte contemporanea” e contestualmente una mostra. Nel 1997 è presente alla mostra “Un’arte senza frontiera” a Castel Caldes dove sono riuniti artisti tedeschi, ladini e trentini in un’esposizione importante nell’ambito della convivenza etnica.