Mario Diotalevi

2005

11
AUTORE

Mario Diotalevi

Nato a Città di Castello, respira l’aria della grande arte del Rinascimento. Ha esposto in diverse gallerie italiane ed estere. La sua pittura non rinuncia mai a dei presupposti efficaci, quali la fantasia, la mitologia, la simbologia. Quest’artista è un nostalgico che prova un coinvolgimento profondo nei confronti dell’opera letteraria, Kafka lo affascina profondamente. Appropriandosi di quel mondo inquieto sospeso tra sogno e veglia, la sua arte si nutre della vitalità prepotente dell’immagine. La tela è il luogo nel quale la mente vaga libera, tra metonimie e metafore, calligrafie svuotate da ogni retorica, che inseguono assenze e incantesimi. La sua pittura è prima di tutto un viaggio in salita dentro la poesia.
GNOMONISTA
Alberto Cintio
TECNICA
Meridiana
ore babiloniche esposta a Est
Gnomone
ortostilo
Indicazioni
linea equinoziale, curve di declinazione, orizzonte
Tecnica
pittura murale con silicati
COORDINATE
lat. N 46° 20’ 05” - long. E 10° 53’ 17’’
MOTTO
Horae ab ortu solis
L'IDEA
“La natura è il tema da cui trarre ispirazione. La meridiana racconta la vita in montagna e l’incanto di questi luoghi. Nel piccolo lago si abbevera un cerbiatto, che pur indifeso, è conscio dei pericoli. Nell’idilliaco paesaggio alpino le montagne sono dei guardiani giganti che custodiscono il lento scorrere della vita”. (M. Diotalevi)
INDIRIZZO

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Monclassico - Casa Pangrazzi

Via di Fassa, 3
Anno 2005
CURIOSITA'
I Babilonesi furono i primi a dividere il giorno in 24 ore di egual durata, stabilendone l’inizio al momento del sorgere del Sole. In una meridiana queste ore possono essere rappresentate mediante linee dall’andamento insolito che, a differenza delle linee orarie moderne, non confluiscono in nessun punto. Ore e linee che si chiamano appunto babiloniche, usate per lunghissimo tempo in oriente, note in Europa anche come ore boeme.