"L'invito a dipingere una meridiana mi è apparso sin da subito affascinante, soprattutto per due ragioni: mi si è prospettata la possibilità, innanzitutto, di misurare le mie capacità con una nuova tecnica pittorica, e di trattare, poi, un tema molto avvincente: I castelli della Val di Sole. Per me era come avere un laccio al pennello, abituato a considerare la "tela" uno spazio bianco dove proiettare le mie emozioni più immediate e libere. Superato queste titubanze, dopo aver preparato diversi bozzetti del castello di Caldes, ho incontrato il proprietario della casa ospitante la meridiana, Sig. Vallorz, di cui conoscevo la passione per le aquile, cercando di condividere la sua simpatia per questo regale volatile. Mi sono, quindi, predisposto a disegnare l'aquila in diverse posizioni, tenendo poi conto nell'esecuzione del dipinto di un particolare: l'accartocciatura dei disegni. Il foglio arricciato assume quel non so che di vissuto e, per rendere quest'idea, mi è parso efficace assegnare all'aquila un aspetto di questo genere. Considerare il trascorrere del tempo, mi ha trasmesso una sensazione che si riflette, nella parte inferiore del dipinto (dove è situata la meridiana): tutta increspata e consunta dal passare del tempo e dalle vicissitudini. Il motto che ho dato alla meridiana l'ho scelto fra quelli più classici e democratici:"Il sole si alza per tutti". Un'esperienza unica, con un accoglienza sopra le righe da parte dell'organizzazione e dai titolari dell' albergo che mi ha ospitato.". (Diego Bridi)