PERSONAGGI INSIGNI DI MONCLASSICO E PRESSON

Numerosi sono i personaggi nati a Monclassico e Presson che hanno raggiunto fama e onori. Eccone un breve florilegio:

Domenico Solai, scultore e intagliatore, figlio del maestro Giovanni delli Solai, fu attivo tra la fine del ’500 e l’inizio del ’600.

Francesco Marchetti, pittore, nacque a Presson verso il 1635. Nel 1664 divenne cittadino di Trento, obbligandosi a dipingere la sala consolare. Nel 1673 dipinse nella cappella della Morte a Trento, il martirio di San Genesio; nominato pittore aulico dal principe vescovo Sigismondo Alfonso Thunn, ebbe numerose commissioni. Nel 1679 dipinse nella chiesa di San Bartolomeo a Vicenza e dopo il 1680 si recò in Boemia, lavorando a Praga, Breslavia e per i Galasso a Friedland, divenendo nel 1682 cavaliere del Sacro Romano Impero. è in questi anni che la fama di Marchetti si accresce in modo eccezionale: a Ferrara ritrae Sigismondo Chigi, a Bolzano il commendatore dell’Ordine Teutonico, a Bressanone il principe vescovo e numerosi nobili a Innsbruck. Lavorò poi, dal 1688, a Passavia e a Vienna, al servizio del conte Sternberg, che lo mandò a Praga a decorare il suo palazzo Troia. Dopo il 1691 di lui non si sa più nulla e la sua morte avvenne prima del 1699. In Val di Sole rimangono alcune sue opere, lo Sposalizio di S.Caterina a Vermiglio e forse la pala di San Giorgio a Croviana e la pala dell’altar maggiore a Presson. Anche suo figlio, Giovanni Francesco, fu valente pittore ed incisore, che morì a Praga nel 1694.

I Berera: si tratta di una straordinaria dinastia di musicisti e costruttori di strumenti musicali: ne fu capostipite Giovanni Antonio, incisore, pittore e costruttore di violini, nato a Monclassico nel 1711 e morto nel 1797. Aprì un laboratorio a Trento, lavorando come incisore e riparando numerosi strumenti musicali, specialmente organi di chiesa; fu regens chori della cattedrale e incisore pensionato del vescovo. I suoi quattro figli furono tutti noti musicisti: Giovanni Battista (1733-1771) violinista, allievo di Giuseppe Tartini, insegnante di musica a Trento e in altri centri; Giuseppe (1739-1796), tenore affermato a Venezia, Bonn e Vienna, consorte, benché non sposato della celebre soprano mozartiana Caterina Cavalieri; Giuseppe Antonio (1757-1797) fu tenore, riparatore di strumenti musicali e pittore; infine Francesco Antonio (1737-1813), che fu il più celebre dei Berera: maestro di cappella del duomo di Trento, organista di S.Maria Maggiore, tenore e compositore, studiò a Trento e a Padova, trascorrendo alcuni anni a Bonn al servizio di Augusto Clemente di Baviera, arcivescovo di Colonia. Nella sua produzione musicale si trovano messe, vespri, uno Stabat Mater, cori, cantate, mottetti.

Don Bartolameo Bottea, (1765-1840), insegnante insigne, uomo di grande cultura, insignito per i suoi meriti di medaglia d’oro dall’imperatore Ferdinando.

Don Tomaso Bottea, (1819-1895) divenne sacerdote nel 1843. Fu parroco a Folgaria, Pergine, Malé; fu socio dell’Accademia degli Agiati, cultore di storia patria, che trattò in numerosi volumi, tra cui una "Storia della Val di Sole", edita nel 1889.

Saverio Meneghini, nato nel 1845, noto agronomo in Trentino e Veneto.

Silvestro Valenti (1865-1916), discendente da una delle famiglie più cospicue di Monclassico, fu avvocato, cultore di storia patria con numerosi scritti sulla storia dell’intero Trentino, fervente irredentista, intimo di Cesare Battisti.



Lo sposalizio mistico di Santa Caterina
dipinto dal celebre pittore di Presson Franceso Marchetti.
Vermiglio, Chiesa di Santa Caterina

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